3 Gennaio 2019

Un test per la vista con le stelle Mizar e Alcor

By elena lazzaretto

Nella puntata di Stelle&TV in cui abbiamo parlato dei nomi delle stelle abbiamo nominato anche Mizar e Alcor, stelle della costellazione dell’Orsa Maggiore. Sapete che potete “usarle” per fare un test per la vista? Ecco come.

È necessario puntare l’attenzione sulla seconda stella a partire dall’estremità esterna del timone del Carro: se riusciamo ad accorgerci che non si tratta di una singola stella e possiamo distinguere due punti luminosi, allora abbiamo superato il test e la nostra vista è decisamente molto buona.

Stiamo guardando Mizar e Alcor. Quest’ultima è meno brillante e tende a passare inosservata a causa di Mizar che ruba tutta la scena. Una vista acuta permette però di vederle entrambe. Si tratta di un test molto vecchio, riportato anche in uno dei più antichi testi sulle stelle (ad esempio “Il libro delle stelle fisse” di Abd al-Rahman al-Sufi, astronomo persiano vissuto nel X secolo), usato per selezionare le vedette e i soldati. C’è anche un antico detto:

Riesce a vedere Alcor ma non la Luna piena

riferito a persone che notano i minimi dettagli ma non riescono ad avere una visione d’insieme delle cose.
Siamo in possesso di una “Alcor-vista”? Non resta che cercare il Grande Carro.

Le stelle del Grande Carro, compresa Alcor, fanno parte di questa leggenda siciliana:

“Un bovaro aveva due buoi che erano la sua ricchezza. Una volta, mentre tutti dormivano, sente rumore nella stalla e chiama il servo per andare a vedere chi fosse. Il servo uscì, ma sonnacchioso com’era, invece di pensare ai buoi si riaddormentò. Il bovaro, non vedendolo tornare, corse alla stalla e trovò che due ladri gli avevano rubato i buoi e li stavano cacciando fuori. Allora cominciò a chiamare aiuto e si mise ad inseguire i ladri. Alle grida accorsero la moglie, la figliuola e da ultimo il servo. Così le prime due stelle a destra sono i due buoi, le seconde i due ladri, la terza il padrone, la quarta la moglie con la figlioletta vicina (Alcor) e l’ultima il servo.” (Nomi romanzi delle Orse, Boote, Cigno e altre costellazioni. – Carlo Volpati)

Il testo in corsivo è tratto dal libro “Stelle a catinelle” di Elena Lazzaretto